18 Dicembre 2013
Una giornata tra Nizza e Barbera
Una bella giornata di sole, le vigne di Nizza e la guida sapiente di Gianluca Morino.
Così, domenica 15 dicembre, abbiamo scoperto le mille sfumature della Barbera, un vitigno conosciuto soprattutto per la sua freschezza e la sua grande bevibilità.
Guidati da Gianluca, Presidente dell’Associazione Produttori di Nizza Monferrato, abbiamo scoperto che il territorio del Nizza nasce intorno agli anni 2000 come sottozona della Barbera con l’obiettivo di far da traino alla produzione e diffusione di questo vitigno.
L’ambizione dei produttori di Nizza è quello di modificare il disclipinare di riferimento, attraverso una nuova proposta che punta all’importanza del rapporto tra territorio e prodotto, anche attraverso il riconoscimento di una nuova tipologia di Barbera, che porterà in etichetta il nome Nizza, appunto.
Un vino va capito appieno se vivi e conosci il suo territorio, perchè “non si può capire e comprendere fino in fondo un vino, se non calpesti la sua terra”.
Durante la giornata abbiamo degustato la Barbera d’Asti Superiore Nizza in tutte le sue forme: attraverso una degustazione verticale, dal 2006 al 2010, che ci ha permesso di scoprire come le caratteristiche di un vino cambino in base a una combinazione di molteplici fattori: il clima, il terreno, l’intervento e soprattuto la passione dell’uomo.
Oltre a Gianluca, Daniele Chiappone (azienda agricola Erede di Chiappone Armando) ci ha dato il suo parere tecnico e appassionato.
A pranzo abbiamo assaggiato i vini di Gianluca e della sua Cascina Garitina, in abbinamento con i piatti tipici del territorio, come caponet e lasagne al cardo gobbo, scoprendo come sia il vino, sia il cibo si valorizzano a vicenda, esaltando al contempo il territorio di cui sono espressione.
E la giornata è finita in dolcezza con Brachetto d’Acqui e Barbera Passita: il primo dolce e rinfrescante, il secondo avvolgente ma equilibrato, frutto della passione e della voglia di sperimentazione di Gianluca.
Una giornata contrassegnata dalla passione per uno dei prodotti chiave della cultura italiana, il vino appunto.
E un insegnamento importante che arriva proprio da Gianluca: “Il vino non va solo degustato, va soprattutto bevuto”!
Prosit!